Conciliare risparmio e sostenibilità è una delle sfide più importanti a livello globale. Ma è possibile coniugare due elementi in apparenza distanti? A scommettere sul sì è Conlegno (Consorzio Servizi Legno Sughero), che con il suo marchio Perepal punta a promuovere il riutilizzo del pallet EPAL. Se sul lato ambientale a provare i benefici del pallet in legno è una ricerca del Politecnico di Milano che ha evidenziato come contribuisca ad assorbire anidride carbonica, anche dal punto di vista economico il risparmio non è indifferente. Le aziende aderenti al Sistema Monitorato di Prevenzione e Riutilizzo del Sistema EPAL (SMPR PEREPAL), infatti, accedono a formule agevolate che prevedono l’applicazione del Contributo Ambientale Conai (CAC) solo sul 20% del peso dei pallet EPAL. Considerando quindi che nel 2020 le 100 aziende che hanno scelto di far parte di Perepal hanno immesso sul mercato italiano 9.855.010 pallet nuovi e 16.407.697 usati, il risparmio totale ottenuto grazie al sistema Perepal ha toccato quota 2.889.416 milioni di euro. In dettaglio, per uno stesso pallet EPAL usato, un’azienda fuori dal sistema Perepal paga un contributo pari a 12 centesimi, mentre per una che ne fa parte il CAC si limita a 4, con un risparmio che equivale al 67%. Una percentuale che si fa ancora più consistente per i pallet nuovi per i quali ammonta all’80% (da 20 a 4 centesimi).
“Il Sistema Perepal trova la sua ragion d’essere in un mondo sempre più green-oriented, nel quale le aziende misurano le proprie prestazioni anche in base alle emissioni di CO2 che producono – spiega Davide Dellavalle, coordinatore del comitato tecnico EPAL di Conlegno – Con lo sviluppo dell’economia circolare, l’adozione di strategie ecosostenibili rappresenta un asset fondamentale anche per essere più competitivi sul mercato. In quanto promotori della sostenibilità in tutti i suoi aspetti, crediamo fortemente nelle possibilità che uno strumento innovativo ed ecocompatibile come il pallet EPAL può offrire. Con il Sistema Perepal vogliamo fare esattamente questo: promuovere il riutilizzo di un materiale alla base di un sistema di stoccaggio e interscambio globale che non solo ha rivoluzionato il modo di fare logistica, ma che comporta grandi vantaggi per la salute del Pianeta. E i benefici hanno ricadute tangibili per tutti, produttori e utilizzatori: i costi legati ai contributi ambientali, infatti, gravano spesso su chi acquista pallet per la propria azienda. Ecco perché è importante che i nostri utilizzatori conoscano Perepal e che entrino a far parte di un sistema virtuoso per tutta la filiera”.
La storia di Perepal affonda le sue radici nel 2012, quando CONAI/Rilegno ha introdotto alcune procedure agevolate di applicazione del Contributo Ambientale CONAI sia per i pallet in legno usati, riparati o semplicemente selezionati, sia per i pallet in legno nuovi purché prodotti in conformità a capitolati codificati e impiegati in circuiti controllati. Attraverso il Comitato Tecnico EPAL, Conlegno ha presentato un proprio Sistema Monitorato di Prevenzione e Riutilizzo del Sistema EPAL; riconosciuto il 19 febbraio 2013 da CONAI e Rilegno e operativo dal 1° marzo 2013, Perepal assolve il compito di controllare l’adempimento dei requisiti minimi che le imprese aderenti devono soddisfare. Fra questi, oltre all’adesione a Conlegno, CONAI, Rilegno e al Sistema Perepal, figurano l’obbligo di produzione di pallet EPAL nuovi, strutturalmente concepiti per un riutilizzo pluriennale, pallet EPAL usati, riparati o semplicemente selezionati, e la registrazione sulla piattaforma Perepal di tutte le forniture di pallet EPAL eseguite.
“Il Sistema Perepal è in evoluzione e ci auspichiamo che il numero di aziende aderenti continui a crescere – conclude Davide Dellavalle – È recente la notizia che la richiesta del Comitato Tecnico EPAL di estendere le agevolazioni anche ai pallet EPAL 2 (formato 1200x1000mm) ed EPAL 3 (formato 1000x1200mm) è stata accolta da CONAI e Rilegno. Un aggiornamento fondamentale, in vigore dal 1° aprile 2021, che permetterà di accrescere ancor di più i benefici del sistema”.