Settore farmaceutico - il confezionamento

Norme di Buona Fabbricazione

Come per la produzione alimentare, anche per quella farmaceutica è necessario seguire accuratamente le Norme di Buona Fabbricazione, costituite da un insieme di regole che descrivono i metodi, le attrezzature, i mezzi e la gestione delle produzioni per assicurarne gli standard di qualità appropriati.


  • verifica  regolare del buon funzionamento degli strumenti e dei macchinari;
  • pulizia e sanitizzazione;
  • controllo dei materiali primari e secondari in ingresso;
  • fasi di produzione e confezionamento,
  • integrità del prodotto durante e alla fine dell’intero processo;
  • registrazione e documentazione di ogni procedura e di ogni singolo dato.

Questo, naturalmente, vale per tutte le tipologie di prodotto, siano essi farmaci liquidi (iniettabili, orali, oftalmici ecc.), solidi (compresse, capsule, polveri ecc.) o cremosi (pomate, gel, spray ecc.). Le caratteristiche del prodotto stesso (consistenza, forma, dimensioni, delicatezza ecc.) condizionano le scelte produttive e quelle di confezionamento, ma i punti fermi devono rimanere, in ogni caso, i fattori sicurezza e funzionalità. Oltre a proteggere, la confezione deve infatti facilitare l’assunzione del medicinale e impedirne manomissioni o usi impropri.


Le soluzioni più diffuse


Per i farmaci liquidi vengono spesso utilizzati flaconi di plastica o di vetro oppure fiale, mentre sono meno usate le bustine monodose. Per i farmaci in forma solida invece si sceglie quasi sempre il blister. Per i prodotti in polvere vengono preferiti i tubetti rigidi di alluminio, seguiti da tubetti di plastica e bustine monodose di poliaccoppiato. Alveoli o microclismi si usano perlopiù per farmaci per uso rettale e vaginale. Per le creme e i gel si prediligono strip multistrato composti da carta, alluminio e polietilene,  mentre per i prodotti schiumosi o spray si usano bombolette di alluminio o flaconi di plastica con dosatore. In tutti questi casi, la tendenza comune degli ultimi anni è stata quella di preferire i piccoli formati e i formati monodose, a scapito dei classici “formati famiglia” pluridose. Per quanto riguarda infine il confezionamento secondario e terziario, il mercato vede prevalere ancora gli astucci di cartoncino come contenitori e le scatole di cartone ondulato come imballaggio da trasporto.


Topic: Il mercato