Settore farmaceutico - Tecnologie innovative

Per evitare di immettere sul mercato prodotti rischiosi, l’industria del packaging farmaceutico investe costantemente in tecnologie che consentono di ottenere i massimi risultati in termini di qualità, sicurezza e funzionalità.

I formati monodose sono tra le soluzioni preferite per il confezionamento di svariati prodotti.


E' quindi quasi un obbligo parlare di una delle tecnologie più vantaggiose oggi utilizzate proprio per questo tipo di soluzione: il sistema Blow - Fill & Seal. Questa tecnologia si basa sulle opportunità fornite dalle materie plastiche, che possono essere fuse ed estruse permettendo così di eseguire tre differenti operazioni in maniera sequenziale, per mezzo di una sola macchina: operazione 'Blow' per la formatura del contenitore primario; 'Fill' per il riempimento del contenitore con il prodotto; “Seal” per la chiusura ermetica del contenitore. In generale questa tecnologia viene applicata nell’industria alimentare, chimica, cosmetica e farmaceutica per il confezionamento di liquidi, creme o pomate.


In particolare, nell’industria farmaceutica è ampiamente utilizzata per il confezionamento primario di liquidi per infusione, di colliri, di soluzioni fisiologiche per la cura delle lenti a contatto, di liquidi iniettabili e di varie sospensioni acquose. Le macchine Blow- Fill & Seal possono essere asettiche o non asettiche; nell’industria farmaceutica sono comunemente utilizzate quelle asettiche, alternate o continue.


Un esempio significativo dell’efficienza della tecnologia Blow-Fill & Seal è rappresentato dalla macchina continua bottelpack® type 4010M sviluppata da RommeLag e utilizzata da grandi nomi dell’industria farmaceutica tra i quali Sanofi, che l’ha inizialmente introdotta per la produzione di Enterogermina in flaconi di polietilene, ottenendo molti vantaggi: riduzione degli spazi; semplificazione degli impianti di produzione; riduzione delle operazioni di fabbricazione; riduzione dei costi; maggiore sicurezza del prodotto (minore rischio di contaminazione sia microbica che da particelle); maggiore produttività; aumento delle performance del packaging primario e secondario.


Un’altra importante novità tecnologica è stata invece presentata in occasione della Interphex di New York (lo scorso maggio), dove Amcor Rigid Plastics e Sacmi Imola hanno annunciato uno sviluppo congiunto della tecnologia CBF (Compression Blow Forming) per la produzione di flaconi farmaceutici in HDPE, che il produttore di imballaggi utilizzerà nei propri stabilimenti in alternativa ai processi di iniezione-soffiaggio. Amcor ha lavorato a stretto contatto per 14 mesi con il costruttore italiano al fine di ottimizzare la tecnologia CBF per la produzione di imballaggi farmaceutici, soprattutto per quanto concerne la regolazione e il controllo di processo. CBF è un processo rotativo continuo di stampaggio a compressione e stiro-soffiaggio per la produzione di contenitori partendo direttamente da granuli di polietilene, polipropilene, polistirene o PET.


Topic: Il mercato