Vola l'export italiano con le macchine da stampa e converting
L'industria italiana tira, incremento del 10% nel primo semestre: +21% per il converting, +12% stampa.
Ancora una volta i mercati internazionali premiano il Made in Italy. La notizia positiva per l'industria italiana è che le esportazioni di macchine per il printing ed il converting sono aumentate del 10% nel primo semestre del 2012 (rilevazioni di Acimga su dati Istat). In particolare, le macchine per il converting fanno la parte del leone, con un aumento delle esportazioni del 21%. Seguono le macchine da stampa (+12%), quelle per legatoria (+12%) e cartotecnica (oltre l’8%). Unico dato in flessione è quello che riguarda le macchine per la preparazione forme. Analizzando i mercati esteri, l'incremento più significativo si registra nel continente asiatico (+38%), in particolare in Cina che torna a essere il terzo mercato di sbocco della produzione italiana. Segue in termini di vendite l’Europa extra-UE (+32%) con l'eccellente performance della Russia (+60%). Gli Stati Uniti si confermano di gran lunga il maggiore acquirente di tecnologia italiana. Contrariamente a quella estera, la domanda interna è stata stabile nel primo semestre, con un aumento marginale (+0,3%) delle importazioni. Questa stabilità interrompe però il trend in discesa degli anni passati e potrebbe far pensare ad una ripresa degli investimenti in Italia. Tra i paesi fornitori, in particolare di tecnologie più tradizionali, la Germania consolida ulteriormente il proprio primato, incrementando di un quarto le vendite sul mercato italiano.