Ogni anno nel mondo utilizzati 12 miliardi di aerosol. I contenitori delle bombolette spray in acciaio e alluminio, una volta esauriti, possono essere riciclati.
Lacca e schiuma da barba, deodoranti e smacchiatori, vernici e panna spray, prodotti per l'auto e per uso farmaceutico. Basta una leggera pressione del dito sul pulsante erogatore, e il prodotto viene espulso sotto forma di spray, schiuma o gel. Sono i prodotti aerosol, estremamente versatili e facili da utilizzare, sempre più diffusi, sicuri ed ecosostenibili. Ogni anno nel mondo vengono utilizzati 12 miliardi di aerosol. L'Europa ne è il principale produttore mondiale, con 5.535 milioni di aerosol prodotti nel 2011, seguito a distanza da Stati Uniti e Cina. Con una produzione di 554 milioni, l'Italia ha un ruolo da protagonista ed è il quarto produttore europeo dopo Regno Unito, Germania e Francia (Dati FEA – European Aerosol Federation). È quanto emerge dall'assemblea annuale di AIA, l'Associazione Italiana Aerosol aderente a Federchimica in programma oggi a Stresa. Nel nostro Paese AIA associa 57 imprese, nazionali e multinazionali operanti in Italia, che rappresentano circa 2.500 addetti e un fatturato superiore ai 280 milioni di Euro. Un comparto di rilievo per l'economia italiana, sempre più attento alle esigenze dei consumatori e all'ecosostenibilità dei propri prodotti. "Le bombolette spray continuano a essere un prodotto di uso quotidiano - spiega Marco Padovani, Presidente di AIA Federchimica - sono facili da utilizzare e sicure se impiegate e conservate correttamente, e sempre più rispettose dell'ambiente". Per le proprie caratteristiche di convenienza, elevato rendimento, lunga durata di conservazione del contenuto e sicurezza, le bombolette spray trovano impiego in moltissimi settori. Il 54% dei contenitori aerosol prodotti in Europa riguarda l'igiene personale e la cura del corpo (come ad esempio deodoranti, lacca e schiuma per capelli, schiuma da barba), il 23% prodotti per l'utilizzo domestico (dagli smacchiatori agli insetticidi, fino ai prodotti per i tessuti e ai deodoranti per ambienti) e un altro 23% altri settori (automotive/industriale 8%, alimentare/vario 6%, farmaceutico /veterinario 5%, vernici 4%). (fonte: FEA – European Aerosol Federation) Oltre ad essere sempre più igienici e sicuri, gli aerosol sono anche ecosostenibili. I contenitori, infatti, sono solitamente realizzati in metallo: il 50,7% delle bombolette spray è in alluminio e il 48,7% in acciaio. Soltanto una minima parte (0,6%) è in vetro o materiale plastico (fonte: FEA – European Aerosol Federation). Una volta esaurite, quindi, le bombolette spray possono essere facilmente riciclate. Il metallo è una risorsa di valore che dura all'infinito, con caratteristiche di sostenibilità uniche. Nel 2012 in Italia è stato riciclato il 75,5% degli imballaggi in acciaio immessi al consumo (+2,9% rispetto all'anno precedente), un risultato che colloca il nostro Paese a un livello di eccellenza europeo. Risultati al top anche per l'alluminio, con il 59,4% dell’immesso sul mercato riciclato. Anche per quanto riguarda i propellenti, da più di vent'anni gli aerosol sono attenti all'ambiente. Dal 1989 in Europa non si producono più bombolette aerosol contenenti CFC (dannoso per l'ozono stratosferico). Nei prodotti per i quali viene richiesta la totale “non infiammabilità”, vengono utilizzati propellenti non infiammabili compatibili con le esigenze tecnologiche dell’aerosol e non dannosi per l’ozono stratosferico. In tutti gli altri prodotti aerosol vengono, di norma, utilizzati del GPL appositamente purificato, dimetiletere, biossido di carbonio o protossido d'azoto. Insomma, gli aerosol non facilitano soltanto tante attività della vita quotidiana ma sono anche amici dell'ambiente, grazie a propellenti sostenibili e a bombolette realizzate in acciaio e alluminio che, una volta esaurite, possono essere riciclate all'infinito.