Cartiere italiane, un 2009 col segno meno

Nel corso dell'Assemblea Annuale di Assocarta sono stati resi noti i risultati, negativi, fatti registrare dal settore nell'anno passato e sono state avanzate interessanti proposte per rilanciare il comparto.

Le cartiere italiane nel 2009 hanno realizzato una produzione di 8,4 milioni di tonnellate per un fatturato di poco superiore ai 6 miliardi di Euro con una contrazione rispettivamente dell’11,2% e del 16% rispetto al 2008.


E' questo il principale dato emerso dall’Assemblea Annuale di Assocarta  che si è tenuta oggi, presso l’Associazione Civita a Roma.


“Nel confronto con il livello massimo di produzione e fatturato toccati nel 2007” - ha affermato  Paolo Culicchi, Presidente di Assocarta – “le nostre imprese hanno perso ben oltre 1,7 milioni di tonnellate di produzione e 1,6 miliardi di Euro di fatturato, riportando il settore alla fine degli anni ‘90”.


Qualche modesto segnale positivo si rileva nei primi quattro mesi dell’anno dove, nonostante gli elevati costi energetici, i continui rincari delle materie prime fibrose e la difficoltà nel loro approvvigionamento, si è registrato un incremento tendenziale generalizzato nei vari comparti del 7,8% nei volumi e del 5,8% in termini di fatturato.


Rispetto al tema energia, Giuseppe Lignana, Vice Presidente Assocarta, nel suo intervento, ha evidenziato i passi in avanti compiuti nel mercato elettrico e l’urgenza di completare le necessarie  riforme nel mercato del gas, ribadendo l'urgenza di tutelare l’autoproduzione di energia elettrica in cogenerazione e di procedere a una rapida applicazione della Direttiva Europea n.8/2004.


Questi interventi sono indispensabili per ridare slancio ad un’industria come quella cartaria che produce un materiale rinnovabile, riciclabile e naturale.


La sostenibilità del settore cartario è stata oggetto dell’intervento di Teresa Presas, Direttore Generale di CEPIConfederazione Europea dell’Industria Cartaria – che ha sottolineato come le cartiere europee abbiano saputo disallineare la produzione cartaria dal suo impatto ambientale ad esempio attraverso una riduzione delle emissioni di CO2 del 42% per tonnellata se consideriamo il periodo 1990-2008. Anche la crescita del riciclo si è rilevata per il settore più veloce della produzione: dal 1991 ad oggi si registra un +56% nella produzione e un +123% nell’utilizzo di macero.


La sostenibilità del prodotto carta unitamente alla sua efficacia sono i temi su cui incentra il nuovo progetto europeo di comunicazione Print Power presentato da Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta. “Dopo l’iniziativa italiana sui luoghi comuni della carta” afferma Medugno “Assocarta anche grazie all’impegno di Paolo Mattei e delle aziende del comparto grafico ha sostenuto la costituzione di Print Power, un’iniziativa promossa da tutta la filiera in ben tredici Paesi europei che ha l’obiettivo di promuovere la comunicazione su carta come strumento efficace e sostenibile presso i decisori degli investimenti pubblicitari”.


Print Power promuoverà anche il marchio TwoSides – Il lato verde della carta – che documenta la sostenibilità della comunicazione su carta anche presso il grande pubblico sfatando con evidenze luoghi comuni che vedono la carta come sinonimo di inquinamento e deforestazione.