Dal 10 al 13 maggio a Verona torna Eurocarne, il salone
internazionale per la filiera e l’industria delle carni. Numerose le novità in
programma per questa 26ª edizione, che per la prima volta coinvolge tutte le
filiere verticali delle carni, un comparto che genera complessivamente un
valore economico dell’ordine di 30 miliardi di euro.
Una grande attenzione sarà dedicata all’internazionalizzazione, con pacchetti
per incontri «b2b» ritagliati su misura per i visitatori e le delegazioni
estere.
Eurocarne mette al centro anche le dinamiche del trade. Sarà infatti presentata
un’analisi multi-prospettica mirata a divulgare i trend in atto nel settore per
le varie tipologie di carne e il percepito vissuto dal consumatore in fase di
acquisto, soprattutto nell’ambito della grande distribuzione.
Tra gli obiettivi dell’evento il rilancio dei consumi di carni e il sostegno
alle aziende espositrici nell’individuare nuove opportunità di mercato, facendo
leva su due aspetti determinanti: la forza del Made in Italy, percepito come
elemento distintivo sia in termini di affidabilità, design, creatività e
funzionalità nel settore delle macchine, delle attrezzature e delle tecnologie,
ma anche come aspetto di rilievo in chiave di food security e food safety.
Altra novità di questa edizione sono le degustazioni comparate di «Meat
Experience», il primo banco di assaggio della carne bovina in cui i potenziali
buyers (macellerie, ristorazione, gastronomie, hotellerie e gdo) possono
conoscere e confrontare la qualità percepita delle carni secondo parametri
oggettivi.
Eurocarne si avvale della collaborazione dell’Istituto Italiano Assaggiatori
Carne - De Gustibus Carnis, e del Centro Studi Assaggiatori - Italian Tasters,
fra i più qualificati operatori nell’attività di analisi sensoriale dei
prodotti agroalimentari e, per la prima volta, sono stati coinvolti i consorzi
di produzione e tutela italiani ed esteri che distribuiscono le proprie carni
anche in Italia.