Private Label e GDO in Italia

Analizziamo l’incidenza delle marche commerciali sul territorio nazionale, come si distribuiscono geograficamente, con quali merceologie e come sono organizzate logisticamente. Di seguito, presentiamo alcune delle realtà più significative in Italia
La Marca Commerciale è un settore in continua espansione: solo nel 2010, le vendite dei prodotti private label hanno registrato un incremento del 6,5% rispetto all'anno precedente. Questi dati (fonte Symphony IRI – LCC) sono stati raccolti nel ‘Rapporto Annuale sulla marca commerciale’, presentato in occasione di Marca 2011. Si tratta di una notizia positiva, soprattutto se paragonata al trend registrato dalle marche industriali (-0,5%) nello stesso periodo. La quota di vendita delle marche commerciali ha raggiunto quindi nel 2010 il 15,4 % delle vendite a valore nel comparto del largo consumo confezionato. In termini di tipologie di marca commerciale, la marca Insegna continua a detenere la maggiore penetrazione delle vendite nel LCC con l'84,1%, le marche Premium, in particolare, trainano la crescita delle vendite dei prodotti a marchio privato, registrando un consistente incremento delle vendite a valore, +32,6%, e della quota di fatturato realizzato (dal 3,4% nel 2009 al 4,2% nel 2010).

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La geografia delle vendite Il Rapporto ha anche analizzato la geografia delle vendite, evidenziando come il Nord Ovest si confermi l'area che genera più di 1/3 delle vendite totali. Si conferma anche nel 2010 la maggiore penetrazione della marca privata del Centro Italia (17,2% in quota) e nel Nord Est (17%). Nonostante, invece, persista una debolezza nelle aree del Sud, dove le vendite realizzate pesano per un 12,9%, queste sperimentano il più consistente incremento delle vendite a valore della marca commerciale: +9,2% rispetto al 2009, dato ancora più significativo, se confrontato con il dato medio relativo alla marca commerciale, che registra +6,5%, e con le performance del mercato del LCC complessivamente considerato, che al Sud registra le performance peggiori (-1%).

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Le vendite ripartite per merceologia Ortofrutta, fresco e freddo i reparti più performanti in termini di ripartizione delle vendite per reparto merceologico che registrano anche la maggior crescita nelle vendite della marca commerciale rispetto al 2009: +1,4 punti per l'ortofrutta, +1 per il fresco e +0,9 per il freddo. In termini di incremento nelle vendite generate si registrano buone performance della marca commerciale, nei reparti Ortofrutta, che rispetto al 2009 incrementa dell'11,2% le vendite a valore, nel Fresco a peso fisso, che registra il +10,2 % di vendite a valore, e Cura Persona con un +9,6% a valore. L'analisi delle referenze selezionate ha messo in evidenza la numerosità della categorie presidiate - in particolare l’alimentare sia confezionato che fresco, i surgelati e le bevande - e il costante ampliamento del raggio d'azione del retail che entra con il prodotto a marchio commerciale anche in categorie tradizionalmente dominate dalla marca industriale come gelati e surgelati o i prodotti per la cura della casa e della persona. Sempre in base ai dati rilevabili analizzando le referenze segnalate dalle Insegne Partner emerge come il presidio maggiore continui a coprire le categorie più tradizionali, come l'alimentare confezionato - il 40% circa dei nuovi prodotti presentati dalle insegne appartiene a questa categoria - o l'alimentare fresco, dove si è verificato il 15% dei nuovi lanci. Rilevanti investimenti nel comparto dei gelati/surgelati che con i nuovi prodotti lanciati raggiunge il 10%, mentre rimane contenuto il comparto Beverage (inclusi vino e birre). È interessante segnalare come anche nel mercato italiano, in linea con quanto sta accadendo all'estero, le private label stiano iniziando a presidiare alcuni segmenti di consumo emergenti, come il biologico, i prodotti senza glutine e, in generale, i prodotti salutistici (come i probiotici).

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Il fatturato per canali di vendita Anche i valori relativi al fatturato sono interessanti: la marca commerciale raggiunge quasi i 6,4 miliardi di euro di fatturato nel 2010, nelle due principali canalizzazioni, ipermercato e supermercato (nel 2009 erano 5,5 mld euro). Il canale supermercato è responsabile del 78,2 % delle vendite dei prodotti a marca commerciale e si conferma il più performante rispetto 14% del canale Ipermercato.