Dopo un ottimo 2021, l’industria italiana del bene strumentale registra, nel 2022, un evidente rallentamento dell’attività, come testimoniato dai dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine.
Il 2021 si è rivelato “anno d’oro” per l’industria italiana del bene strumentale. I dati elaborati dal Gruppo Statistiche FEDERMACCHINE registrano, infatti, incrementi a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici.
Dopo un 2020 difficile, quest’anno il fatturato dell’industria italiana di settore tornerà a crescere, recuperando in parte il terreno perso; infatti, con un incremento atteso dell’8,9% rispetto all’anno precedente, il settore dei costruttori di beni strumentali si attesterà a 43.200 milioni di euro.
Nel 2017, il fatturato dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali si è attestato a 46,6 miliardi di euro, segnando un incremento del 9,7% rispetto all’anno precedente. Il risultato è stato determinato principalmente dall’ottimo andamento delle consegne sul mercato interno, trainate dalla vivace domanda di beni di investimento. Più moderato l’incremento dell’export. Positive le previsioni per il 2018 anche in virtù delle misure previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.
I dati di consuntivo diffusi da Federmacchine evidenziano la crescita di tutti i principali indicatori economici della produzione italiana di beni strumentali nel 2015. Risultati ottenuti dalle positive performance delle esportazioni e delle consegne sul mercato interno.
Nel 2010 l’industria italiana costruttrice di beni strumentali torna a crescere. Salvaguardia del capitale umano e sguardo rivolto all’export. La ricetta delle imprese per superare la crisi.