E.R.-AMIAT sperimenta il futuro dell'automazione

Lavoro e innovazione sociale nella rivoluzione digitale. E.R.-AMIAT, con il contributo dell'Associazione Amici del Museo del Patrimonio industriale, presenta un impianto pilota per le nuove tecnologie.
La quarta rivoluzione industriale, come ormai è noto, sta modificando processi, prodotti, modi, tempi e dinamiche del lavoro. La manifattura, motore economico del nostro paese, deve oggi confrontarsi con questo cambiamento, nuove sfide e opportunità.

In questo contesto si inserisce il workshop, organizzato da E.R.-AMIAT con il contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio industriale, che ha avuto luogo presso il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna.

Un incontro con esponenti della politica e dell’impresa, grandi aziende e subfornitura durante il quale è stata presentata la proposta di E.R.-AMIAT di creare un impianto pilota per sperimentare nuove tecnologie e processi connessi con la rivoluzione digitale dell’industria.

“Non è la digitalizzazione della manifattura a rendere più competitivo un sistema industriale, ma la corretta introduzione delle nuove tecnologie per far crescere insieme le imprese maggiori e le imprese di subfornitura - afferma Daniele Vacchi, Segretario Generale di E.R.-AMIAT, che da anni lavora a stretto contatto con le istituzioni europee per definire e strutturare le strategie di un’industria europea in continuo mutamento.

L’impianto pilota sarà gestito dalle imprese maggiori in collaborazione con le PMI e la subfornitura coinvolte più direttamente nei processi innovativi. Si tratta dell’unica strada per far compiere il salto evolutivo al distretto emiliano-romagnolo dell’automazione industriale, evitando così che nuovi modelli di business digitale sviluppati in distretti più collaborativi possano deteriorare la posizione competitiva delle nostre aziende.

L’evento al quale hanno partecipato, tra gli altri, Luca Tomesani, Università di Bologna, Massimo Casalboni, Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, Silvano Bertini, Assessorato alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna, Stefano Firpo, Ministero dello Sviluppo Economico, e le più grandi aziende del distretto emiliano-romagnolo, rappresenta anche l’occasione per presentare il piano d’azione Industria 4.0 nazionale e regionale, le risposte che stanno arrivando dall’Europa e infine la proposta che il distretto industriale emiliano-romagnolo sta portando avanti in Europa attraverso l’associazione E.R.-AMIAT muovendosi tra innovazione digitale e innovazione sociale, facendosi dunque promotore di alcuni dei valori fondamentali che animano lo spirito imprenditoriale del territorio.