.
.
Promosso dalle società BiesSse Tape Solutions, Bioplast e I&C, l’evento ha visto la partecipazione come relatori di molte aziende fornitrici di soluzioni per la stampa flessografica e rotocalco come Amcor, BST, Simec. Euroink, Rossini, UTECO, di due service di prestampa, Mavigrafica e Inciflex, oltre alle stesse Biessse e I&C. Tra i relatori anche i Professori Loredana Incarnato e Luciano Di Maio, dell’Università degli Studi di Salerno, che hanno evidenziato la sinergia esistente tra Università, aziende ed enti di ricerca che operano nel settore. Il Dipartimento Universitario di Fisciano dispone di laboratori attrezzatissimi per la ricerca sul polimero e lo sviluppo di nuovi materiali plastici per l’imballaggio, in particolare verso soluzioni a ridotto impatto ambientale. Gerardo Gambardella, titolare della Bioplast, azienda di stampa flessografica, spiega le ragioni di questo convegno: “L’attuale sfida che le aziende si trovano ad affrontare è quella di distinguersi in un mercato altamente competitivo e solo attraverso la ricerca dell’eccellenza è possibile avere successo. Noi abbiamo voluto spiegare come questo è possibile”. I centri di prestampa flessografica Mavigrafica e Inciflex, hanno illustrato come il miglioramento delle prestazioni della stampa flessografica sia strettamente legato ai miglioramenti raggiunti in prestampa nella preparazione delle lastre fotopolimeriche digitali ad alta definizione. Oggi il film flessografico raggiunge livelli di precisione nei dettagli e nel colore, che solo pochi anni fa erano prerogativa della stampa rotocalcografica. Nella stampa e nei prodotti che ruotano attorno alla stampa, l’eccellenza passa attraverso la riduzione degli scarti di materiale e nelle regolazioni automatiche della macchina da stampa (Uteco), nell’uso di materiali CPP più leggeri e più trasparenti rispetto al PE (Amcor), nelle caratteristiche ecologiche delle nuove maniche anilox per flessografia che impiegano meno colle (Simec Group), nell’utilizzo di biadesivi ad alta tenuta e con diverse compressibilità per migliori prestazioni della macchina flessografica (BiesSse), nell’introduzione nel mercato di fotopolimeri per maniche ad alta definizione (Rossini), nella formulazione dell’inchiostro attenta alla salute del consumatore (Euroink), nell’uso di strumenti di controllo che aumentano la qualità e riducono i costi (I&C e BST). Una tavola rotonda moderata da Emilio Gerboni, esperto del settore grafico, ha concluso la giornata congressuale. Tra i partecipanti Italo Vailati, presidente Giflex, Sante Conselvan, presidente ATIF, Andrea Di Stefano della Novamont, Enrico Mensitieri, titolare della Icimendue, Gerardo Gambardella, titolare della Bioplast, Sergio Lepore e Maria Rosaria Galdi della Fabio Mataluni, Tutti si sono detti ottimisti sul futuro della stampa nel settore dell’imballaggio. Enrico Mensitieri, stampatore che ha scelto la tecnologia rotocalco e Gerardo Gambardella, che invece ha puntato tutto sulla stampa flessografica, si sono dimostrati d’accordo nell’affermare che non si tratta di scontro tra due tecnologie, che ormai sono a pari livello. Al contrario la sfida è quella di conquistare nuovi mercati in Italia e all’estero, con la tecnologia che si ritiene più appropriata per una determinata applicazione, facendo leva sulla capacità delle aziende di stampa del sud di realizzare prodotti di eccellenza e sulla determinazione di voler superare quello svantaggio dovuto alla posizione geografica periferica rispetto all’Europa. I rappresentanti della Fabio Mataluni, azienda di packaging parte del gruppo Oleifici Mataluni, hanno svelato che il punto di forza dell’azienda è stato l’attenzione al mercato e la ricerca. Questo ha portato l’azienda a trasformarsi da piccolo frantoio a dimensione artigianale della provincia di Benevento ad uno dei più importanti complessi agroindustriali oleari al mondo. Questo ha anche condotto l’azienda, il cui brand più noto è l’Olio Dante, a sviluppare una bottiglia in PET per l’olio d’oliva, materiale particolarmente gradito nei mercati esteri. Quello che viene realizzato negli stabilimenti della Oleifici Mataluni è un prodotto finito: oltre all’olio, qui si realizzano le bottiglie in PET e si producono le etichette e le confezioni di cartone. Il raggiungimento della qualità totale è un obiettivo che sempre più aziende vogliono perseguire, e questo si raggiunge non solo attraverso l’acquisizione delle migliori tecnologie, ma anche con il miglioramento dell’organizzazione aziendale. È quello che ha realizzato Bioplast, che ha implementato al suo interno un processo di miglioramento dei flussi informativi aziendali e di ottimizzazione della produzione, basato sulle metodologie di qualità totale. Questo processo, unito alla forte propensione all’innovazione e al continuo miglioramento della qualità dei prodotti, ha contribuito a far sì che l’azienda ricevesse, a febbraio di quest’anno, la certificazione BRC. Realtà industriale leader nel sud Italia, Bioplast – che ha come motto “Orientiamo il business nel segno dell’innovazione” - è una delle principali aziende produttrici di imballaggi flessibili stampati e sacchetti biodegradabili del sud Italia e vanta tra i suoi clienti importanti brand del settore agroalimentare, in particolare nei settori caseario, pastaio, dolciario e della torrefazione. Al termine della giornata Bioplast ha aperto le porte della sua azienda per far visitare ai delegati i suoi impianti di produzione composti da impianti di estrusione e numerosi sistemi di stampa, tra cui troneggia la nuova macchina da stampa flessografica a 10 colori UTECO, con accoppiamento e taglio. Angela Conti, Sales Manager della BiesSse Tape Solutions e Sante Conselvan, titolare della I&C sono soddisfatti della buona riuscita dell’evento: “Abbiamo accettato la sfida di unire le nostre forze con quelle della Bioplast per realizzare un evento al sud dove far incontrare varie realtà imprenditoriali, aziende di converting e print buyer. I risultati ci confermano la grande esigenza di confronto e di condivisione delle informazioni, in un momento di grande crisi che ci vede tutti un po’ disorientati”.