Da gennaio, obbligo di contrassegnare i formaggi Dop e Igp
Assolatte: da gennaio arrivano sui formaggi tipici "made in Italy" i loghi che aiutano a fare una spesa informata e senza brutte sorprese.
Vetrine, etichette e prezzi, si cambia: con la partenza della stagione dei saldi invernali, che dureranno sino a fine febbraio, i commercianti di tutta Italia hanno rinnovato i loro negozi per proporre più offerte e offrire sconti interessanti, per stimolare così gli acquisti da parte dei consumatori.
Neppure il mondo della distribuzione alimentare si sottrae a questo "rito" di stagione, ricorda Assolatte,: in botteghe e supermercati si possono acquistare panettoni, pandori e torroni in saldo. Un modo "intelligente" per continuare ad assaporare il gusto delle feste, evitare inutili sprechi alimentari e tagliare anche lo scontrino della spesa senza rinunciare alla qualità di quello che si porta in tavola.
Un'altra novità che arriva in concomitanza con l'inizio dei saldi invernali 2016 e che aiuta a fare una spesa più informata, annuncia Assolatte, è l'introduzione dell'obbligo di contrassegnare i formaggi Dop e Igp con i simboli che l'Unione Europea ha riservato a queste due denominazioni.
A partire dal 4 gennaio 2016 riconoscere gli autentici 52 formaggi e latticini italiani tutelati dalla Dop (Denominazione di origine protetta) e dalla Igp (Indicazione geografica protetta) sarà più facile perché sull'etichetta presente sul prodotto oppure sulla confezione che lo contiene compariranno i loghi europei. Una garanzia in più che si affianca ai bollini dei rispettivi Consorzi di tutela già presenti su tutti i prodotti a denominazione d’origine.
In parallelo all’arrivo dei nuovi loghi comunitari, è anche partita la campagna istituzionale avviata dal ministero delle Politiche Agricole per aumentare la conoscenza dei prodotti Dop e Igp attraverso spot televisivi e radiofonici e iniziative nei punti vendita della Grande distribuzione organizzata.
Intanto, è tempo di bilanci per i formaggi Dop e Igp italiani, che, dalle analisi di Assolatte, archiviano un 2015 doppiamente anomalo. In primo luogo, si registra un calo delle quotazioni all'ingrosso che, per la maggior parte dei formaggi, sono rimaste inferiori a quelli degli anni precedenti, anche per effetto della stagnazione dei consumi interni. Il secondo aspetto peculiare del 2015 sono state le forti variazioni mensili nella produzione delle singole Dop e Igp. Mostrando grande dinamismo le aziende produttrici sono intervenute "in tempo reale" per aumentare o diminuire i volumi in funzione della richiesta di mercato. Queste fluttuazioni mensili si sono collocate all'interno di un bilancio complessivo che si è chiuso con una produzione sostanzialmente stabile, con l’eccezione di alcuni formaggi (come Pecorino Romano Dop, Mozzarella di Bufala Campana Dop, Piave Dop) che si affacciano al 2016 con volumi record.