Regolamento imballaggi, primo ok del Parlamento UE

Approvato un testo più morbido rispetto alla proposta iniziale della commissione, con l'introduzione di deroghe per gli operatori che dimostrino di poter garantire livelli elevati di raccolta differenziata e riciclo degli imballaggi monouso.
Mercoledì 22 novembre il Parlamento Europeo ha adottato la sua posizione sul nuovo regolamento UE in materia di imballaggi, per affrontare l’aumento dei rifiuti e promuovere il riutilizzo e il riciclaggio.
I deputati hanno adottato la risoluzione legislativa, che costituisce il mandato del Parlamento per i negoziati con i governi dell'UE, con 426 voti a favore, 125 contrari e 74 astensioni.

Nelle ultime settimane, a seguito del voto in Commissione Ambiente, si era intensificato il pressing dell’Italia per affossare – o perlomeno attenuare – le nuove regole. A esprimere un parere fortemente contrario al provvedimento è stato non solo il governo italiano, ma anche decine di associazioni di categoria e produttori della filiera alimentare e della ristorazione. Il timore era che le nuove regole di Bruxelles potessero  minare gli sforzi fatti finora in tema di economia circolare. Nel 2022, l’Italia si è confermata leader nell’Unione Europea nel riciclo, raggiungendo gli obiettivi al 2030 con parecchi anni di anticipo. 

Con il via libera di ieri, l’Eurocamera ha espresso la sua posizione definitiva sul provvedimento, aprendo dunque alla fase finale dei negoziati, con le tre istituzioni europee – Commissione, Parlamento e Consiglio – che devono trovare un’intesa definitiva sul testo.

L’obiettivo del Ppwr – acronimo che sta per Packaging and Packaging Waste Regulation – è di ridurre la quantità di rifiuti prodotti nei Paesi dell’Unione Europea eliminando gli imballaggi superflui, intensificando l’attività di riciclo e puntando con più convinzione sulla pratica del riutilizzo. Il Parlamento ha sostenuto obiettivi generali di riduzione dei rifiuti prodotti dagli imballaggi proposti nel regolamento: il 5% entro il 2030, il 10% per il 2035 e il 15% entro il 2040. I deputati hanno poi proposto obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040).

Tra le novità inserite oggi poco prima del voto in plenaria ci sono anche alcune deroghe chieste a gran voce dagli eurodeputati italiani. La principale richiesta, approvata oggi dall’Eurocamera, prevede una deroga sui target legati al riutilizzo per tutti quei Paesi (come l’Italia) particolarmente virtuosi sul riciclo: gli Stati che dimostrano di riciclare almeno l’85% degli imballaggi sono esentati dal dover raggiungere anche i target sul riuso. Una modifica che è stata salutata come una vittoria dal governo italiano.

Il nuovo testo vieta la vendita di sacchetti di plastica molto leggeri (inferiori a 15 micron), a meno che non siano necessari per motivi igienici o forniti come imballaggio primario per alimenti sfusi, per aiutare a prevenire lo spreco di cibo. E propone di limitare l’uso di alcuni formati di imballaggio monouso, le confezioni in miniatura degli hotel per i prodotti da toilette e le pellicole termoretraibili per le valigie negli aeroporti. Dall’elenco dei divieti, però, scompaiono piatti e tazze usa e getta dei ristoranti, imballaggi monouso per frutta e verdura fresca, salse, bustine di zucchero e altre bustine monouso.

Fonti: www.open.online, ww.agi.it



IL COMMENTO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA SCATOLIFICI

Una delle prime associazioni di categoria ad esprimersi è stata L’ Associazione Italiana Scatolifici. “L’Italia è uno dei paesi più virtuosi per ciò che riguarda il riciclo della carta e l’Europa ha capito che questa è la direzione giusta da tenere" commenta Andrea Mecarozzi, Presidente della realtà che rappresenta i principali produttori di imballaggi in cartone ondulato a livello nazionale. "Le modifiche approvate ieri a Strasburgo, con un ampio consenso, rappresentano un passo significativo verso la ricerca di un equilibrio tra riciclo e riuso, un tema cruciale per il settore degli imballaggi in cartone. È rassicurante notare che il divieto dei contenitori monouso per i prodotti alimentari sia stato scongiurato, prendendo in considerazione la sostenibilità di tali imballaggi e la loro sicurezza alimentare, tutelata da severe normative. Esprimiamo grande apprezzamento per il lavoro fatto dalle Istituzioni italiane su questo tema e per la loro capacità di ascolto di tutti gli attori della filiera della carta e cartone”. 

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