Tra i punti di forza di questa 5ª edizione l’offerta formativa e convegnistica che, a garanzia dei più alti standard, coinvolge rappresentanti del mondo accademico provenienti dall’Università degli Studi di Udine e di Perugia, tra i pochi atenei italiani a contemplare percorsi di studi e centri di ricerca specificamente dedicati al mondo della birra.
Grazie alla contemporaneità con Beer&Food Attraction e con International Horeca Meeting di Italgrob, Rimini diventa, per quattro giorni, lo scenario di un unico grande appuntamento di business, formazione, aggiornamento e networking che copre tutti gli aspetti dell’industry del beverage, e che rappresenta uno dei momenti più attesi dagli operatori del comparto.
Innovazione, networking e business matching
Dedicata esclusivamente ai professionisti del settore, BBTech Expo rappresenta un format fieristico innovativo nel quale i produttori di macchine e impianti trovano opportunità di business con le aziende espositrici di birre e bevande di Beer&Food Attraction e con gli operatori in visita. Sono circa 100 le aziende espositrici, provenienti prevalentemente dall’Italia ma anche da Belgio, Germania e Regno Unito, tutti contraddistinti da una lunga tradizione birraia, seguiti da Spagna e Francia e, fuori dal territorio europeo da Turchia e USA.
Il successo del networking tra i diversi attori della filiera è ulteriormente rafforzato dalla piattaforma di business meeting, in collaborazione con ICE-Agenzia del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che mette in contatto gli espositori con 46 top buyer internazionali provenienti da 15 Paesi – in particolare Spagna, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Finlandia e Israele – con l’obiettivo di connettere domanda e offerta attraverso un’agenda programmata di incontri da sviluppare in fiera.
La Beer&Tech Arena
Materie prime, vero fil rouge nell’ambito degli eventi nella Beer&Tech Arena all’interno di BBTech Expo. L’Università di Udine (La malteria dell’Università degli Studi di Udine, 20 febbraio 10:30-11) con Paolo Passaghe, dottore in controllo e gestione della qualità dei prodotti alimentari e PhD in Scienze degli alimenti, e Stefano Buiatti, professore di tecnologia della birra, fa il punto sulle difficoltà di reperimento di materia prima nazionale per i produttori artigianali di birra, spesso costretti ad acquistare malto di origine estera, con un inevitabile aggravio sia dei costi, sia dell’impatto ambientale dovuti al trasporto. Significativa la case history della Malteria dell’Università degli Studi di Udine che si inserisce a livello regionale come l’anello mancante nella filiera della produzione artigianale birraria e di altri alimenti.
Sempre incentrati sull’arte brassicola, gli interventi di Stefano Fancelli, presidente di Luppolo made in Italy, e di Giuseppe Perretti, direttore del master in Tecnologie birrarie dell’Università degli Studi di Perugia, previsti nell’ambito di La filiera del luppolo italiano: aggregazione, innovazione e promozione per una birra 100% made in Italy di alta qualità (21 Febbraio, 15:45 - 16:15). A cura di Luppolo made in Italy, l’appuntamento descrive le novità del Piano di sviluppo rurale della Regione Umbria, tra cui spicca la scelta di inserire il luppolo tra le colture strategiche su cui investire. Un'opportunità per tutta la filiera e un modello da seguire per promuovere la crescita della birra come eccellenza agroalimentare italiana.
Altro aspetto di crescente importanza, anche nei birrifici di piccola dimensione, è Il controllo microbiologico della birra, il caso del Saccharomyces cerevisiae var. diastaticus, tema dell’appuntamento promosso da CERB - Centro di Ricerca per l'Eccellenza della Birra dell’Università degli Studi di Perugia, con Elio Moretti, dottore in ricerca in Biotecnologie degli alimenti, (22 febbraio 2023, 10:30 - 11).
Di ampio respiro il convegno su L’evoluzione dell’ecosistema birrario nazionale: strumenti e opportunità (22 febbraio 2023, 11:30-12:00). Oltre a sottolineare la complessità orizzontale e verticale dell’ecosistema italiano il talk, promosso dalla rivista Imbottigliamento, vuole indicare le opportunità da cogliere per gli attori della filiera. La storia dei luppoli italiani dal campo al pellet, le sfide agronomiche, i risultati raggiunti, e la qualità del prodotto al servizio della creatività dei mastri birrai, sono infine il centro di Hop tasting: Crop 2022 (22 febbraio, 13:30 - 14:00) a cura di Luppolo made in Italy, in collaborazione con il CERB, e con la partecipazione di Simone Verlingieri, Hop favorist - responsabile qualità Luppolo made in Italy.
Infine tra le leve per far crescere l’industry ci sono anche la flessibilità e una produzione più intelligente e responsabile, temi centrali de Il futuro dei produttori di birra tra digitalizzazione e sostenibilità, promosso da Schneider Electric (21 febbraio 2023, 16:30 - 17).
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