È il materiale da imballaggio green per eccellenza, 100% naturale e riciclabile (9 imballaggi su 10 vengono recuperati ogni anno), duttile, resistente ed estremamente versatile, adatto a contenere gli alimenti e ideale per le spedizioni. Stiamo parlando del cartone ondulato, un settore che in Italia vale circa 4 miliardi di euro, per una produzione annuale in superficie che nel 2018 sale a sette miliardi di metri quadrati (equivalente all’incirca all’estensione territoriale di un Paese come l’Australia, per dare un ordine di grandezza).
Una filiera che continua a crescere, grazie anche (ma non solo) alla crescita del settore food e alla spinta dell’e-commerce. Lo comunica GIFCO, il Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato, che il 17 e 18 maggio 2019 dà appuntamento a tutti i suoi associati a Catania per il meeting annuale di bilancio delle attività svolte nel 2018. Per due giornate presso il Romano Palace Luxury Hotel si farà il punto sullo stato dell’arte del comparto italiano del cartone ondulato, che nel 2018 ha toccato nuove vette produttive. La produzione in peso è stata pari a 3,9 milioni di tonnellate, con una crescita del 2,5% sul 2017. Parlando in termini di superficie, la crescita è ancora più evidente: si parla di oltre 7 miliardi di mq di cartone ondulato prodotti nel corso dell’anno, appunto, contro i 6,75 miliardi del 2017 (+ 3,62%).
Oggi nel nostro Paese il 91% della produzione di imballaggi in cartone ondulato è realizzata dalle aziende associate a GIFCO: complessivamente queste aziende nel 2018 hanno prodotto 6,4 miliardi di mq di cartone ondulato, segnando una crescita del +1.3% sul 2017.
L’Italia si conferma ancora una volta come un Paese leader nella produzione di cartone ondulato a livello europeo, seconda solo alla Germania, che nel 2018 ha prodotto 7,9 miliardi di mq di materiale da imballaggio (+0,6%). Francia e Gran Bretagna sono rispettivamente il terzo e quarto produttore europeo di cartone ondulato in termini di volumi.
Guardando alle aree geografiche del nostro Paese, anche nel 2018 Lombardia ed Emilia Romagna-Marche si confermano come le macro aree più produttive, superando entrambe il miliardo e mezzo di metri quadri prodotti. In termini percentuali è interessante segnalare le ottime performance delle macro aree Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta, Lombardia e Sud-Isole, probabilmente riconducibili anche all’apertura nello stesso anno di nuovi impianti per la fabbricazione di cartone ondulato e imballaggi in cartone ondulato. Al contrario si registra una costante perdita di quote di mercato in Toscana, dove il trend negativo dura ormai da diversi anni e che nel 2018 ha registrato un calo produttivo del -5,77% rispetto all’anno precedente.
Guardando ai settori merceologici, l’alimentare (ortofrutta, prodotti freschi e lavorati, bevande, pesci, carni e polli) si conferma ancora una volta come il maggior mercato di sbocco per il cartone ondulato: nel suo complesso il settore foodnel 2018 cresce di quasi due punti percentuali sul 2017, raggiungendo una quota di mercato del62,1%. Il non food(elettrodomestici, edilizia, industria metalmeccanica, farmaceutica, arredamento, igiene, cosmesi, pulizia per la casa etc.) di conseguenza, perde quote di mercato scendendo al 37,9%. Nell’analisi dei settori merceologici va segnalata l’introduzione della voce “e-commerce”, un settore in crescita e che offre interessanti opportunità al comparto italiano del cartone ondulato, con una quota di mercato che nel 2018 si attesta al 2,2%.