L’andamento degli imballaggi fornisce una prima indicazione sull’evoluzione del mercato e sullo stato di salute della domanda.
In particolare, secondo il rapporto Imballaggi in cifre del 2017, il mercato degli imballaggi in legno ha registrato nel 2016 un volume d’affari di oltre 1,56 miliardi di euro, con 2.520.000 tonnellate di imballaggi in legno prodotti. Numeri estremamente significativi che testimoniano la lenta ripresa economica degli ultimi anni.
“Mai come oggi affermarsi nel panorama globale rappresenta una sfida importante e difficile a causa del rafforzamento generale delle barriere commerciali che ostacolano la libera circolazione delle merci”, spiega Daniela Frattoloni, Coordinatrice del Comitato Tecnico FITOK, organismo che, sotto la sorveglianza del Servizio Fitosanitario Nazionale (SFN), organizza e controlla la filiera produttiva relativa agli imballaggi in legno e ai componenti in legno degli imballaggi. “Il primo passo per contrastare i malumori delle potenze economiche è rappresentato dall’utilizzo di imballaggi certificati, conformi allo standard ISPM n.15 e realizzati con legno legale nel rispetto del Regolamento UE n. 995/2010 (EUTR), che non temono le dogane e garantiscono un trasporto sicuro dei beni di largo consumo. Solo nel 2017 sono stati sottoposti a trattamento fitosanitario quasi 2.550.000 m3 di legname di cui più della metà (58%) è stata impiegata per la realizzazione di pallet nuovi che hanno registrato un incremento del volume del 10% circa rispetto all’anno precedente passando da 1.345.451 m3 del 2016 a 1.477.406 m3”.
In risposta all’intensificarsi dei controlli fitosanitari doganali, nel 2017 hanno registrato un incremento significativo anche i metri cubi di legname trattato utilizzato per la costruzione di dunnage (+23%) e i volumi di produzione di semilavorato conforme per la realizzazione di imballaggi (+12,7%). Risultato negativo invece per gli imballaggi industriali che, pur rappresentando quasi il 30% della produzione, perdono il 21,7% del volume, con 194.322 m3 di legname lavorato in meno rispetto al 2016 a causa dell’aumento dell’utilizzo di materiali esenti dall’applicazione dello standard ISPM n.15, come per esempio tavole di compensato e pannelli di OSB.
In soccorso agli imprenditori che per mancata conformità presunta o reale degli imballaggi si imbattono in blocchi doganali interviene infine Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero, impegnato da anni ad aiutare le aziende consorziate a dirimere controversie internazionali ricoprendo dal 2005 il ruolo di Soggetto Gestore in Italia del Marchio IPPC/FAO per l’ISPM n. 15, attraverso il Comitato Tecnico FITOK.