Secondo un’indagine Amazon il 51% degli italiani ha rinunciato alle vacanze per il proprio animale domestico, il 52% si ritiene “genitore” di un cucciolo. Qualcuno sarebbe anche disposto a cambiare casa (12%) pur di rendere felice il proprio amico a quattro zampe. Due italiani su tre celebrano il compleanno del proprio pet e, di questi, più della metà gli regala un gioco, mentre 1 su 5 fa preparare una torta. Quasi tutti gli italiani (90%) sono concordi sul fatto che avere un cucciolo in casa migliori la salute mentale. Il sondaggio ha rivelato che i proprietari di animali domestici farebbero di tutto pur di rendere felici i propri pets. Questa ricerca ci fornisce i presupposti per capire come tutto il mondo legato al pet sia sicuramente un settore da guardare con attenzione.
Il mercato del Pet Food
Se entriamo in dettaglio nel settore pet food, il Rapporto ASSALCO – ZOOMARK 2019 con il contributo di IRI sull’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia conferma come questo rappresenti uno dei mercati più dinamici della filiera. Prosegue il trend positivo per il mercato dei prodotti per l’alimentazione dei cani e dei gatti che nel 2018 ha sviluppato in Italia un giro d’affari di 2.082 milioni di euro, registrando una crescita di 1,5% rispetto all’anno precedente e un tasso di sviluppo superiore a quello del Largo Consumo Confezionato (+0,1% nel 2018). A volume, il mercato del pet food non raggiunge il risultato del 2017 ma è comunque superiore al 2016 e al 2015. Lo shopper si orienta sempre più verso prodotti premium e formati più piccoli. Nel periodo 2015-2018, il mercato si è sviluppato con un tasso di crescita annuo pari a +2,7% a valore (+1,2% a valore il tasso del Largo Consumo Confezionato) e +0,9% a volume. I nuovi bisogni e stili di consumo dell’ alimentazione umana si ripercuotono anche sul Pet Food: infatti trend come salute/benessere, convenience, snacking e tradizione/specialità che negli ultimi anni hanno caratterizzato il mercato alimentare, vengono confermati anche in quello del cibo per animali. I prodotti terapeutici segnano un incremento delle vendite di +9%, i Grain Free di +26%, i Gluten Free di +14% e i Bio/Naturali di +26%. Infine aumentano le vendite anche per prodotti come Umido gatto single serve (fino a 120 gr) che segna un +4% e Snack&Treats con una crescita del +5,4%.
Canali distributivi
Il Grocery canalizza il 55,3% del fatturato complessivo del mercato pet food per cani e gatti (ossia 1.151 milioni d iEuro) e il 73,7% dei volumi (416.429 tonnellate). Le Catene Petshop pesano per l’8,9% dei volumi e il 13,8% dei valori, per un totale di 50,6 tonnellate e 287,7 milioni di euro. I petshop tradizionali (circa 4.960 punti vendita) rappresentano il principale canale del trade non grocery in cui sono distribuiti i prodotti per animali da compagnia in Italia. Coprono il 17,4% dei volumi (che corrispondono a 98.143 tonnellate circa), ma generano il 30,9% dei valori (642,7 milioni di euro di fatturato).
Fenomeno e-commerce
Grazie all’esclusivo servizio IRI per la misurazione delle vendite sul canale online, accanto agli operatori specializzati, si assiste allo sviluppo delle vendite anche attraverso l’ e-commerce da parte di operatori generalisti quali gruppi della GDO e Amazon. Il fatturato sviluppato nel 2018 attraverso le vendite on line di alimenti per cani e gatti dagli operatori generalisti è stato pari a 8,3 milioni di €. Nonostante rappresenti solo lo 0,4% del valore complessivo delle vendite complessive sviluppate dai negozi fisici (grocery e specializzato), ha registrato un tasso di crescita pari a 90%, rendendo così interessante il monitoraggio di questo canale. Nel 2018 il fatturato sviluppato dalle vendite online degli operatori generalisti (GDO e Amazon) è stato così ripartito: 54,6% alimenti per gatto e 45,4% alimenti per cane. Per entrambi si è registrata una crescita consistente che ha portato a raddoppiare il fatturato complessivo.
Il pet food industriale in Italia
Secondo un’indagine di ANMVI del 2016, l’86% dei veterinari vede nel pet food industriale una scelta premiante. Un modo pratico per fornire ogni giorno pasti completi ed equilibrati; un obiettivo altrimenti difficile nella vita di tutti i giorni, banalmente perché significherebbe avere tempo e ingredienti sempre disponibili per attenersi a uno scrupoloso piano dietetico formulato dal veterinario di fiducia. Marco Melosi, presidente ANMVI, recentemente ha dichiarato: “Il pet food industriale è completo, corretto, sicuro, facile da somministrare. Non dimentichiamo che, se oggi l’aspettativa di vita degli animali da compagnia è sensibilmente aumentata, lo si deve anche a un’alimentazione equilibrata, che il pet food e le diete specifiche per determinate patologie possono garantire”. Le formulazioni del pet food industriale forniscono tutti i nutrienti necessari e tengono conto delle esigenze dei diversi pet (età, razza, taglia, stile di vita degli animali ecc.) secondo le specifiche definite da prestigiosi organismi internazionali che vengono raccolte e aggiornate nelle linee guida della Fediaf (European Pet Food Industry Federation). La scelta, tuttavia, deve essere sempre fatta di concerto con il proprio veterinario di fiducia al fine di individuare l’opzione migliore. Il pet food prodotto e distribuito in Italia è sicuro e garantito, anche grazie al Piano Nazionale di controllo ufficiale sull’Alimentazione Animale (PNAA) del Ministero della Salute. Negli ultimi 3 anni a fronte di 833 campionamenti si rileva un tasso di conformità pari al 99%.