Nel corso degli anni Simei si è affermato come tra i più grandi eventi di networking della filiera vitivinicola a livello mondiale, registrando in ogni edizione numeri importanti: 30.000 operatori professionisti provenienti da tutto il pianeta, oltre 500 imprese espositrici di altissimo profilo, oltre 400 delegati da più di 90 Paesi del mondo.
“La 28esima edizione di Simei sarà davvero unica nel suo genere. La macchina organizzativa da oltre un anno si sta muovendo per dare vita ad un evento che non solo si confermerà catalizzatore per tutti i migliori produttori della tecnologia dedicata al mondo del vino, ma che si preannuncia sempre più uno spazio d’incontro e confronto tra gli operatori del settore vitivinicolo e le aziende produttrici di macchine e prodotti per l’enologia e il beverage, grazie ad una serie di appuntamenti e ospiti internazionali che andranno ad affrontare, attraverso convegni e dibattiti, i nodi centrali del nostro settore, anticipando come sempre tendenze e soluzioni”: con queste parole Paolo Castelletti, Segretario Generale di Unione Italiana Vini, presenta l’edizione 2019 di Simei.
L’Italia nel mondo
Questo a dimostrazione del ruolo di riferimento che ha assunto il salone a livello mondiale e come sia in grado di rispondere alle esigenze di un mercato florido e in continua crescita. Guardando ai numeri, infatti, la crescita dell’export italiano in questo settore – oltre il 70% delle tecnologie enologiche presenti nelle cantine di tutto il mondo è italiano – registra costantemente un segno +, confermato anche dai dati dei primi cinque mesi del 2019 che vedono un incremento del 10% rispetto al 2018, per un volume d’affari di circa 900 milioni di euro (896.615.939) con particolare attenzione alla voce macchine per imbottigliamento e confezionamento, che cresce di oltre 50 milioni di euro (+10% rispetto al 2018).
Focus sulle etichette
In base ai dati raccolti tra gli operatori, sono in particolare le macchine etichettatrici che hanno favorito l’incremento del volume d’affari in quanto sono aumentati gli investimenti delle cantine per avere etichettatrici più flessibili. Tra i Paesi con una crescita più significativa di questa voce doganale si ricordano: Argentina, Croazia, Grecia, Messico, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Vietnam, Stati Uniti. Stabili i grandi Paesi come Francia, Germania. In forte flessione la Cina.
Un palcoscenico internazionale
Simei 2019 sarà quindi un’occasione imperdibile per toccare con mano e approfondire la conoscenza di questa eccellenza produttiva. Le aziende espositrici iscritte provengono da principalmente da Italia, Francia, Germania, Spagna, Austria, UK, Svizzera. Poi: Bulgaria, Cina, Grecia, Portogallo, Polonia, Moldavia, Ucraina, Rep. Ceca, Croazia, Slovenia, Belgio, Danimarca, Svezia, Australia, USA, South Africa.
Tantissime conferme anche quest’anno per la presenza dei delegati stranieri, oltre 400, provenienti da tutti i continenti, che stanno dando la propria adesione al progetto di Simei “incoming”, nato in collaborazione con ICE-Agenzia (che ha come finalità la promozione all'estero dei prodotti tecnologici delle imprese italiane, favorendone la conoscenza e la diffusione) e Fiera Milano.
Vino e non solo…
A fare da capofila saranno le aziende del settore vino, che rappresentano circa il 90% degli espositori, alle quali si aggiungono quelle dedicate alla birra, all’olio, alle bevande, ai succhi, all’acqua, all’aceto, agli alcolici e al latte.
Inoltre, è stato rivisto l’impianto generale della manifestazione e all’eccellenza tecnologica, che resta il cuore della fiera biennale che Unione Italiana Vini organizza dal 1963, si affiancano nuovi settori produttivi del “liquid food” vicini al vino e vengono introdotte tematiche di eccezionale attualità, come l’architettura e il design, legandoli al settore.