A Milano lo scorso 9 giugno, si è parlato dei cibi pronti. L’occasione è stata rappresentata dalla giornata tecnica informativa “Ready to Eat. Tutta la tavola pronta in tavola”.
La giornata tecnica informativa è stata organizzata dalla ASL di Milano in collaborazione con TIFQ (Istituto per la Qualità Igienica delle Tecnologie Alimentari). L’obiettivo primario della giornata è stato analizzare il prodotto “ready to eat” nel suo complesso, dalla sua definizione alle possibilità di sviluppo, affrontando tematiche quali i suoi vantaggi e i limiti d’impiego, le forme di imballaggio e le proprietà dei materiali in esse utilizzati, le prescrizioni legislative, la salubrità degli alimenti e la gestione degli avanzi, senza trascurare gli aspetti legati alla prevenzione e al controllo sanitario. L’evento ha voluto dare seguito all’attività che TIFQ e gli organi di controllo desiderano promuovere con i costruttori ed i produttori creando momenti di confronto per porre degli obiettivi volti a garantire la sempre maggiore sicurezza dei consumatori. La giornata ha visto coinvolte associazioni quali ASSOFOODTEC (Associazione Italiana Costruttori Macchine, Impianti, Attrezzature per la Produzione la Lavorazione e la Conservazione Alimentare), ASSOMET (Associazione Nazionale Industrie Metalli non Ferrosi), FEDERDISTRIBUZIONE, UNIONPLAST-FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA, l’ambiente universitario con due relatori di riconosciuto prestigio quali il Prof. Alessandro Sensidoni del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Udine e il Prof. Luciano Piergiovanni del DISTAM (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari Microbiologiche) dell’Università degli Studi di Milano e gli organi di Prevenzione Medico e Veterinaria della ASL. Un’interessante prospettiva di applicazione dei prodotti pronti per il consumo immediato, presentata dal rappresentante di FEDERDISTRIBUZIONE, consiste nell’utilizzo dei piatti “ready to eat” in occasione dei grandi eventi, grazie alla possibilità di soddisfare l’esigenza di grandi numeri richiesti da queste occasioni, la vastità di piatti tipici o etnici che possono essere adattati alla formula “ready meal” e la facilità e rapidità di consumo e preparazione, che permette l’uso di strutture temporanee. Un primo passo verso la risoluzione di alcune delle problematiche discusse è stato la proposta di sviluppare un sistema visivo cromatico semplice da applicare sulle confezioni che permetta al consumatore di identificare con immediatezza i metodi di utilizzo e i limiti specifici del prodotto.